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giovedì 3 marzo 2011

La tribu' dei nasi blu

La tribù dei nasi blù
"La tribù dei nasi blù"

Scritta per il nido Piccini Piccio', di Padova


C’era un volta, e credo ci sia ancora, un paese lontano lontano e un po’ magico, chiamato Scozia. In Scozia il mare e’ verde, e le colline sono viola. Chissa’, forse un giorno lo vedrai.

Nel paese magico di Scozia, in un villaggio vicino al mare, viveva un bambino di nome Charlie. Charlie amava molto il mare. Ogni giorno andava sulla spiaggia ad ascoltare i suoni del mondo attorno a se’. Ascoltava le onde, e il vento, e i gabbiani che volavano nel cielo nuvoloso...e ogni suono lo rendeva felice.

Il papa’ di Charlie suonava il violino, e a Charlie piaceva tanto ascoltarlo. Di tutti i suoni del mondo attorno a lui - il mare, il vento, i gabbiani – il suono del violino di suo papa’ era il suo preferito.

Charlie decise di imparare a suonare. Ogni giorno si esercitava, e sua mamma e suo papa’ erano molto orgogliosi.

Un giorno, i suoi vicini di casa, due bambini di nome Mary e Jamie, lo andarono a trovare.

“Noi siamo della Tribu’ dei Nasi Rossi. I bambini che vivono al di la’ del fiume sono la Tribu’ dei Nasi Verdi. Non andiamo d’accordo. Loro sono antipatici e cattivi, noi siamo piu’ forti e piu’ veloci. Tu vivi da questa parte del fiume. Devi essere un Naso Rosso come noi.”

Charlie non era sicuro. Voleva che Mary e Jamie fossero suoi amici, e gli piaceva l’idea di essere un Naso Rosso, ma non voleva essere nemico di nessuno. Conosceva due bambini che vivevano al di la’ del fiume, Ellie e Gregor, ed erano molto simpatici.

“Voglio essere vostro amico. Ma anche amico dei Nasi Verdi.”

“Non si puo’. Devi scegliere.”

“Perche’?”

“Perche’ e’ cosi’”.

Charlie ando’ a trovare Ellie e Gregor, dall’altra parte del fiume.

“Voglio essere vostro amico”.

“Non puoi. Vivi al di la’ del fiume, sei un Naso Rosso, non un Naso Verde.”

Charlie si senti’ triste. Non sapeva cosa fare.

Quella sera, mentre suo papa’ gli rimboccava le coperte, penso di chiedere consiglio.

“Non scegliere ne’ l’uno ne’ l’altro. Crea la tua tribu’.”

Charlie sorrise. Gli era venuta una bellissima idea.

Quella domenica, Charlie ando’ al parcogiochi con il suo violino, assieme a sua mamma e a suo papa’. Charlie e suo papa’ si misero a suonare, un suono cosi’ bello e dolce che i bambini di tutto il paese vennero ad ascoltarlo.

“Charlie, sei bravissimo! Vieni nella nostra tribu’!” disse Mary.

“No, non saro’ un Naso Rosso.”

“Vieni nella nostra! E’ vero che vivi al di la’ del fiume, ma sei cosi’ bravo! Diventa un Naso Verde!” disse Gregor.

“No, non saro’ un Naso Verde.”

“Se non sarai un Naso Verde ne’ un Naso Rosso, cosa sarai?”

“Me stesso. Un Naso Blu.” Disse Charlie, sorridendo.

“Anche noi, anche noi!” dissero all’unisono i bambini del paese.

“Ma i Nasi Blu sono al di qua o al di la’ del fiume?” chiese Ellie.

“I Nasi Blu sono tutti coloro che lo desiderano. Sono tutti i nostri amici!”.

Quella sera, nel villaggio, ci fu una grande festa. E tutti erano invitati, al di qua e al di la’ del fiume. Charlie suono’ il suo violino, e cantarono e ballarono finche’ fu ora di andare a dormire.


Daniela Sacerdoti, Glasgow, Febbraio 2011.

1 commento:

  1. veramente bella questa fiaba.
    L'ho presa in prestito per spiegare la guerra a Matteo. Probabilmente il tuo intento era quella di spiegare ai bimbi la "non omologazione", ma ho pensato che potesse adattarsi bene anche al fine di perorare la mia causa ;-) (passami il termine) con il mio bimbo.
    Se Charlie non avesse creato la sua tribù avrebbero iniziato a litigare...ed ecco la guerra....

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