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lunedì 7 marzo 2011

Questa e' la prima recensione del servizio Una Storia per Te, scritta da Giovanna Cutuli (grazie Giovanna!):

"Sono stata indirizzata al blog di Daniela da una cara amica, che con me condivide idee e ideali. Per cui mi sono letteralmente fiondata sul sito. Ho letto le fiabe pubblicate e ne sono rimasta a dir poco affascinata. Ho deciso immediatamente di contattare Daniela per chiederle una fiaba per il mio bimbo che il 9 maggio compirà un anno. La risposta è stata immediata!!! Daniela, nonostante scriva tante fiabe, storie, libri e abbia due bimbi piccoli a cui badare è, non solo veloce, ma gentile e cortese! La facilità di pagamento e la chiarezza delle sue istruzioni mi hanno convinta a procedere all'istante. 
Daniela mi aveva assicurato che la storia sarebbe stata pronta in una settimana, e invece, con mio grande stupore, l'indomani mattina l'ho trovata nella mia mail.
Una storia molto bella, non mi vergogno di dire che mi sono venuti i lacrimoni di commozione.
Chiederò sicuramente a Daniela di inventare un'altra fiaba per il mio piccino... io adoro le fiabe, e chissà che non riesca pian piano a fare per lui una raccolta di fiabe personalizzate, e di sicuro la consiglierò alle mie amiche (come sto già facendo)."
E questa e' la storia  che le ho scritto, pubblicata con il suo permesso:

Alessandro e la nuvola-arcobaleno

C’era una volta un bambino di nome Alessandro.
Da quando era nato, Alessandro aveva portato tanta felicita’ alla sua mamma e al suo papa’, e a tutti quelli che lo conoscevano. E ogni giorno quella felicita’ cresceva, cresceva assieme a lui, e si raccoglieva in una nuvoletta multicolore sopra al tetto di casa sua.
Ogni volta che Alessandro sorrideva, una mini-nuvoletta di pura gioia usciva dal suo cuore, e saliva su, verso il cielo, dove andava a fondersi con la nuvola-arcobaleno.
Alessandro stava per compiere un anno. La nuvoletta multicolore era ormai bella grande, e fluttuava sulla casa di Alessandro come un arcobaleno tondo. Chiunque la vedesse non poteva fare a meno di sorridere.
Il giorno del suo compleanno la mamma e il papa’ organizzarono una bella festa. La loro casa era piena di felicita’ fino a scoppiare, e Alessandro si guardava in giro sorridendo.
La torta: puf! Una mini-nuvoletta usci’ dal cuore di Alessandro.
I regali: puf! Un’altra.
Le coccole dei nonni: puf, puf! Eccone due.
E la nuvola-arcobaleno sul tetto cresceva, cresceva silenziosamente. Ora la si poteva vedere anche dalle finestre.
Quando la festa fini’, e tutto fu di nuovo tranquillo, Alessandro, mamma e papa’ si sistemarono per la sera. Cena, bagnetto, pigiamino fresco e pulito – e poi il momento migliore della giornata, quello che Alessandro amava di piu’: le storie di papa’.
I genitori di Alessandro amavano tanto i libri, e conoscevano bene il potere delle storie; per questo desideravano donare la stessa passione al loro piccolino. Alessandro si gustava tutto di quei momenti: la voce tanto amata del papa’, le figure colorate che sembravano prendere vita davanti ai suoi occhi, e la sensazione del libro nelle sue manine, un magico oggetto che si prestava anche ad essere...assaggiato!
Quella sera, come quasi tutte le sere, il papa’ di Alessandro scelse un libro, e comincio’ a leggere. La nuvola-arcobaleno sul tetto comincio’ a fremere. Aveva ormai raggiunto la dimensione massima consentita alle nuvole-arcobaleno: un altro po’ di felicita’, e...
Alssandro sorrise: gli piaceva quel libro! Puf, una mini-nuvoletta.
Il papa’ sorrise: gli piaceva tanto il profumo dei capelli di suo figlio dopo il bagnetto! Puf, un’altra.
La mamma sorrise, a vederli cosi’, insieme: puf!
La nuvola-arcobaleno non resse piu’. Le ultime tre mini-nuvolette che erano andate a fondersi con essa l’avevano fatta andare oltre il limite! Fremette, fremette, e comincio’ a fischiare.
Alessandro, la mamma e il papa’ sentirono lo strano suono e si precipitarono fuori, a guardare cio’ che stava succedendo.
La nuvola-arcobaleno stava cantando piano, una canzone senza parole, e i suoi colori fluttuavano, si mescolavano e tornavano a separarsi, in una danza bellissima.
Per un attimo, la danza si fermo’, e tutto fu immobile: e poi, l’esplosione. Con un suono meraviglioso, come la prima nota di una sinfonia, la nuvola si frantumo’ in mille mini arcobaleni che inondarono la casa, il quartiere, e tutti quelli che si trovavano per le strade. Gli arcobaleni caddero nei giardini, sui tetti, nei vasi di gerani, sulle teste dei passanti. Si appesero alle grondaie, alle code dei cani, ai nasini dei bambini che guardavano all’insu’...
Tutta la citta’ fu un mare di colori.
Alessandro rideva e rideva, nel vedere la sua nuvola sparsa dappertutto. La mamma e il papa’ di Alessandro si presero la mano: era la celebrazione di un anno d’amore, un anno di gioia che li aveva uniti ancora di piu’.
Venne il momento di andare a letto. La mamma spazzo’ via con la mano l’arcobaleno che era entrato dalla finestra e si era posato sulla culla, e rimbocco’ le coperte attorno ad Alessandro. L’arcobaleno fluttuo’ nell’aria, riflettendosi nella luce del tramonto e riempiendo la stanza di colori.
A vedere tutti quei colori, Alessandro sorrise...
 Puf! Il primo pezzetto nella nuova nuvola arcobaleno volo’ fuori dalla finestra, e si ando’ a sistemare sopra al tetto, ad iniziare un altro anno di felicita’.

Daniela Sacerdoti, Glasgow, Marzo 2011
             


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