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venerdì 8 aprile 2011

3-Astrid e la Tartaruga d'Oro

3-Astrid e la Tartaruga d'Oro
...
“Mamma, e’ gia ora del bagnetto?”
La mamma sorrise. Astrid aveva chiesto “e’ gia ora del bagnetto?” cinque volte, quel giorno!
“Quasi, amore. Dieci minuti.”
Finalmente l’agognato momento arrivo’...Astrid infilo’ un piedino nella vasca da bagno, poi l’altro, poi si sedette nell’acqua. Chiuse gli occhi stretti stretti e mise il viso sott’acqua...
Ed era di nuovo lei, la sirenetta Astrid, con la sua coda argentata, i lunghi capelli verdi misti ad alghe, e tanta voglia di nuotare!
“Spero solo di non essere in ritardo!” disse fra se’ e se’.
Astrid senti’ un grande clamore provenire da un poco piu’ in la’. Nuoto’ verso il rumore, e vide che era di nuovo al palazzo di Tritone, che la folla di creature marine era ancora radunata in attesa della caccia al tesoro.
“Mentre sono nel mondo di tutti i giorni, qui il tempo non passa!” si rese conto. Meno male, la caccia al tesoro doveva ancora iniziare.
“Pronti....via!” senti’ che Tritone gridava, con quel suo vocione da tricheco.
Astrid comincio’ a nuotare di qua e di la’ alla ricerca dell’uovo della tartaruga d’oro.
“Astrid, seguimi!Il luogo migliore per cercare e’ la Foresta di Corallo!” era il pesciolino d’argento con il puntino nero.
“Va bene!” rispose Astrid, e segui’ il pesciolino giu’, sempre piu’ giu’, negli abissi marini, finche’ non giunsero ad un mare di coralli rossi e arancioni, inframmezzati da alghe danzanti.
“E’ bellissimo...” disse Astrid.
Astrid e il pesciolino si misero a cercare fra i coralli e fra le alghe. Improvvisamente, Astrid scorse un bagliore...emozionata, nuoto’ verso il riflesso, scosto’ le alghe e...una perla. Era una bellissima perla dentro ad un’ostrica luminescente, ma non era l’uovo della tartaruga d’oro.
Astrid sospiro’, e si rimise a cercare.
...
Proprio quando cominciava ad essere stanca, e sentiva che da un momento all’altro la mamma le avrebbe chiesto di uscire dal bagno...un altro bagliore, questa volta piu’ forte, dorato come il sole. Sotto una pianta di corallo, c’era un meraviglioso, luminescente uovo d’oro.
“L’ho trovato!” esclamo’ Astrid, felice.
“Bravissima! Portiamolo a Tritone!”
Astrid prese l’uovo e lo tenne stretto a se’, nuotando con gran cura per non farlo cadere, fino al palazzo.
“Spirito del Mare! Tritone! Ho trovato l’uovo!”
Tritone, con la sua lunga barba verde e la coda incrostata di conchiglie, e una corona di coralli, sorrise. “Astrid, lo sapevo che avevo fatto bene a trasformarti in una sirenetta! Ora vieni, assisteremo alla nascita della tartaruga d’oro.”
Un gran silenzio cadde sulla folla di creature marine. Tritone e Astrid guadavano l’uovo col fiato sospeso, finche’...
Crac. Crac. Le prime crepe cominciarono ad apparire. Astrid non stava piu’ nella pelle.
Una zampina d’oro comparse da un lato, poi un’altra. E poi una testina grinzosa, anch’essa d’oro, con due bellissimi occhi ambrati.
Crac! Un’ultimo sforzo, e la tartarughina d’oro era fuori dall’uovo.
Vide Astrid, e le nuoto’ subito in grembo.
“Poiche’ tu l’hai trovata, sara’ la tua migliore amica per sempre.”
Astrid sorrise. “Ti chiamero’ Dora.”
Quella notte, nel suo lettino nel mondo della terraferma, Astrid sogno’ di Dora e delle avventure che l’aspettavano.

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